E’ DA RITENERSI LEGITTIMO IL SEQUESTRO DA PARTE DEL PROCURATORE EUROPEO IN CASO DI INDEBITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI COMUNITARI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI DURANTE IL COVID-19

E’ DA RITENERSI LEGITTIMO IL SEQUESTRO DA PARTE DEL PROCURATORE EUROPEO IN CASO DI INDEBITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI COMUNITARI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI DURANTE IL COVID-19

La Sezione VI della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal Procuratore europeo delegato della sede di Palermo e ha annullato l’ordinanza (con rinvio per un nuovo giudizio) affermando che l’art. 30, par. 1, del Regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio del 12 ottobre 2017 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea (“EPPO”) stabilisce che …

INTERDITTIVA ANTIMAFIA ED ESCUSSIONE DELLE GARANZIE (PROVVISORIA E DEFINITIVA) NEI CONTRATTI PUBBLICI

INTERDITTIVA ANTIMAFIA ED ESCUSSIONE DELLE GARANZIE (PROVVISORIA E DEFINITIVA) NEI CONTRATTI PUBBLICI

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione seconda) con la sentenza n. 291 del 10 febbraio 2023 di accoglimento del ricorso chiarisce che, in base all’art. 108 (Risoluzione), comma 2, lett. B), d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici): “Le stazioni appaltanti devono risolvere un contratto pubblico durante il periodo di efficacia dello stesso qualora: [….] b) nei confronti dell’appaltatore sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di prevenzione di cui al codice delle leggi antimafia e delle relative misure di prevenzione”.

RIMESSA ALLE SEZIONI UNITE LA QUESTIONE DEL SEQUESTRO PREVENTIVO IN MATERIA DI REATI TRIBUTARI E FALLIMENTO

RIMESSA ALLE SEZIONI UNITE LA QUESTIONE DEL SEQUESTRO PREVENTIVO IN MATERIA DI REATI TRIBUTARI E FALLIMENTO

La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione: “se, in caso di fallimento dichiarato anteriormente alla adozione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo, emesso nel corso di un procedimento penale relativo alla commissione di reati tributari, avente ad oggetto beni attratti alla massa fallimentare, …

LA NON PROROGABILITA’ EX LEGE DEL “RATING DI LEGALITA'” IN CASO DI ACCERTATA MANCANZA DEI PRESUPPOSTI PER IL RINNOVO

LA NON PROROGABILITA’ EX LEGE DEL “RATING DI LEGALITA'” IN CASO DI ACCERTATA MANCANZA DEI PRESUPPOSTI PER IL RINNOVO

Il TAR Lombardia, Sezione I, con la sentenza n. 364/2023 si è occupato della mancata assegnazione, a favore di un raggruppamento temporaneo di imprese, del punteggio previsto dal disciplinare di gara per il possesso del rating di legalità (quale meccanismo premiale degli standard di legalità adottati dall’offerente).

IL RAPPORTO TRA GIUDIZIO DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA E GLI ISTITUTI DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO E DEL COMMISSARIAMENTO DELL’IMPRESA APPALTATRICE

IL RAPPORTO TRA GIUDIZIO DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA E GLI ISTITUTI DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO E DEL COMMISSARIAMENTO DELL’IMPRESA APPALTATRICE

Il Consiglio di Stato ha chiarito che la pendenza del controllo giudiziario ex art. 34-bis, comma 6, d.lgs. n. 159/2011 non può considerarsi causa di sospensione né del giudizio di impugnazione contro l’informazione antimafia interdittiva, né delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese previste dall’art. 32, comma 10, d.l. n. 89/2014.

LA TUTELA DEL WHISTLEBLOWER NELLA DIVULGAZIONE DELLE NOTIZIE DI INTERESSE PUBBLICO

LA TUTELA DEL WHISTLEBLOWER NELLA DIVULGAZIONE DELLE NOTIZIE DI INTERESSE PUBBLICO

Con la sentenza Halet contro Lussemburgo, ricorso 21884/2018, depositata il 14 febbraio 2023, la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha esteso la tutela riconosciuta dall’art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo al whistleblower che divulga informazioni fiscali da lui possedute in ragione dell’attività lavorativa svolta ponendo alla base di tale estensione la scelta di anteporre agli obblighi di riservatezza l’interesse pubblico su notizie di ambito generale.

L’ACCERTAMENTO DEL MAGGIOR REDDITO DEL SOCIO OCCULTO

L’ACCERTAMENTO DEL MAGGIOR REDDITO DEL SOCIO OCCULTO

La Suprema Corte, Sezione V, con l’ordinanza n. 3584/2023 del 06.02.2023 ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate avverso una sentenza emessa dalla Commissione Tributaria della Regione Veneto che aveva accolto l’appello proposto dal contribuente nei confronti di una sentenza di rigetto relativamente ad un avviso di accertamento di un maggior reddito nella qualità di socio occulto. Ad avviso della Corte l’ipotesi di una ristretta base societaria consente l’emissione dell’avviso di accertamento nei confronti dei contribuenti persone fisiche sul presupposto della distribuzione degli utili extracontabili.

ANAC: PROGETTO EUROPEO DI GEMELLAGGIO ITALIA – PALESTINA ALL’INSEGNA DELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE

ANAC: PROGETTO EUROPEO DI GEMELLAGGIO ITALIA – PALESTINA ALL’INSEGNA DELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE

L’ANAC si è aggiudicata il progetto (della durata di due anni e finanziato dall’Unione Europea) di gemellaggio europeo con la Palestina in nome dell’Anti-corruzione e del rafforzamento della Pubblica Integrità, il cui obiettivo sarà “Rafforzare la governance democratica in Palestina”, che fa seguito a un memorandum d’intesa tra le autorità anticorruzione italiana e palestinese firmato nel dicembre 2021.

LA PROVA DELLA QUALIFICA DI “AMMINISTRATORE DI FATTO” NEI REATI TRIBUTARI

LA PROVA DELLA QUALIFICA DI “AMMINISTRATORE DI FATTO” NEI REATI TRIBUTARI

La Suprema Corte con la sentenza n. 5577 del 09.02.2023 ha annullato senza rinvio la sentenza emessa nei confronti di uno dei due ricorrenti a causa della intervenuta prescrizione di alcuni reati rinviando ad altra sezione della Corte di Appello di Roma limitatamente ai residui reati a lui ascritti affermando che la tenuta della contabilità non costituisce, di per sé, atto gestorio dell’ente, nemmeno se si tratta, come nel caso di specie, di “contabilità separata”.

L’UTILIZZO SOCIALE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA LETTO ATTRAVERSO UN’ANALISI CONDOTTA DALLA ANBSC

L’UTILIZZO SOCIALE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA LETTO ATTRAVERSO UN’ANALISI CONDOTTA DALLA ANBSC

L’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata ha condotto un’analisi da cui è emerso che, sui circa 400 beni destinati agli Enti Territoriali che per le loro caratteristiche hanno ricevuto l’attenzione della stampa, la maggior parte degli stessi è stato utilizzato per scopi sociali (svolgimento di attività culturali, ricreative o formazione professionale) e solo una parte limitata per scopi istituzionali.  Lo ha reso noto il Ministero dell’Interno con un comunicato stampa.

EVENTO: LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE: IL BILANCIAMENTO NECESSARIO TRA LE ESIGENZE DI EFFICIENZA DELL’AZIONE DI CONTRASTO E LA TUTELA DEL MERCATO E DEI TERZI

EVENTO: LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE: IL BILANCIAMENTO NECESSARIO TRA LE ESIGENZE DI EFFICIENZA DELL’AZIONE DI CONTRASTO E LA TUTELA DEL MERCATO E DEI TERZI

Si è svolto lo scorso 3 febbraio, nella prestigiosa Aula Magna dell’Università Statale di Milano, il Convegno dal titolo “La politica criminale e l’economia legale: il bilanciamento necessario tra le esigenze di efficienza dell’azione di contrasto e la tutela del mercato e dei terzi”.

FALLIMENTO E SEQUESTRO PREVENTIVO: I BENI RICOMPRESI NELL’ATTIVO FALLIMENTARE POSSONO ESSERE OGGETTO DI SEQUESTRO PREVENTIVO

FALLIMENTO E SEQUESTRO PREVENTIVO: I BENI RICOMPRESI NELL’ATTIVO FALLIMENTARE POSSONO ESSERE OGGETTO DI SEQUESTRO PREVENTIVO

Con la sentenza n. 5255, depositata il 07.02.2023, la Sezione III della Suprema Corte ha ritenuto non fondato il ricorso proposto avverso una ordinanza di rigetto emessa dal Tribunale di Trani di una  richiesta di riesame proposta da un curatore fallimentare avverso il decreto di sequestro preventivo con cui era stata applicata, a carico di due società, la predetta misura cautelare, finalizzata alla confisca diretta, per l’importo corrispondente al profitto del reato di omesso versamento di ritenute (art. 10 d.lgs. n. 74/2000).

AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA DI IMPRESA SOGGETTA A MISURA PREVENTIVA E PROSECUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA DI IMPRESA SOGGETTA A MISURA PREVENTIVA E PROSECUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 1600 depositata il 19.01.2023 rigetta il ricorso e conferma la sentenza impugnata del Tribunale di Roma con la quale era stata respinta la domanda proposta da una dipendente volta alla declaratoria dell’illegittimità dell’atto di risoluzione del rapporto emesso dagli amministratori giudiziali di una s.r.l. sottoposta a sequestro preventivo, ex art. 56 d.lgs. n. 159 del 2011.  La Corte afferma che, in caso di amministrazione giudiziaria di impresa soggetta a misura preventiva, il rapporto di lavoro non può proseguire di diritto con l’amministrazione, ma solo a seguito di apposito provvedimento autorizzativo del Giudice Delegato.

INTERDITTIVA ANTIMAFIA E ACCESSO ALLA MISURA PREVENTIVA DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO

INTERDITTIVA ANTIMAFIA E ACCESSO ALLA MISURA PREVENTIVA DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO

La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1275 pubblicata il 07 febbraio 2023, pronunciandosi in tema di misura preventiva del controllo giudiziario, ha respinto il ricorso proposto dalla Prefettura di Salerno, dal Ministero dell’Interno avverso una sentenza emessa dal Tar per la Campania – Sezione distaccata di Salerno –  di accoglimento della domanda di annullamento proposta dalla società (…) ricorrente destinataria di un provvedimento interdittivo della Prefettura di Salerno incentrato sul pericolo di condizionamento della società da parte della criminalità organizzata.