Informativa antimafia e sussistenza di un quadro indiziario

Informativa antimafia e sussistenza di un quadro indiziario

Il TAR per la Toscana con la sentenza n. 288 pubblicata il 20 marzo 2023 ha stabilito che la gravità del quadro indiziario attestante la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa posto a base dell’informativa antimafia deve essere desunta da un quadro indiziario fattuale composto da elementi che diano conto della permeabilità dell’impresa ad infiltrazioni della criminalità organizzata, secondo il criterio del “più probabile che non”.

Il pagamento del debito tributario esclude il sequestro per sottrazione fraudolenta

Il pagamento del debito tributario esclude il sequestro per sottrazione fraudolenta

La Sezione VI della Corte di Cassazione con la sentenza n. 12084 depositata il 22.03.2023, pronunciandosi nell’ambito di un procedimento penale per il reato di cui all’art. 11 d.lgs. n. 74/2000, ha statuito che il sopravvenuto integrale pagamento del debito tributario osta al mantenimento del sequestro finalizzato alla confisca anche per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Whistleblower: interamente a carico del denunciante la prova delle misure ritorsive

Whistleblower: interamente a carico del denunciante la prova delle misure ritorsive

Con la sentenza n. 252/2023 la Corte d’Appello di Milano, nel riformare parzialmente la pronuncia di primo grado, mantiene tuttavia inalterata l’impostazione e afferma che la prova delle misure ritorsive è integralmente a carico del segnalante, non potendosi rinvenire nell’art. 54-bis d.lgs. n. 165/2001 alcuna inversione dell’onere probatorio.

Il decreto PNNR3 e le modifiche al CCII: le modifiche apportate al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri

Il decreto PNNR3 e le modifiche al CCII: le modifiche apportate al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri

Il d.l. 24 febbraio 2023, n. 13, avente ad oggetto “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”, pubblicato sulla G.U. del 24 febbraio scorso ed entrato in vigore il giorno successivo, contiene nel Capo VII del Titolo II, dedicato alle “Disposizioni urgenti in materia di giustizia”, l’art. 38 dedicato alla crisi d’impresa.

Whistleblowing e tutela dei dati personali

Whistleblowing e tutela dei dati personali

Il d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (G.U. del 15 marzo 2023, n. 63) che recepisce la direttiva UE sul Whistleblowing comporta implicazioni sul piano della tutela dei dati personali sia di chi segnala i presunti illeciti, sia delle persone segnalate che di eventuali terzi coinvolti nel processo.

La responsabilità dell’ente ex d.lgs. n. 231/2001 sussiste anche in caso di assoluzione della persona fisica per il reato presupposto

La responsabilità dell’ente ex d.lgs. n. 231/2001 sussiste anche in caso di assoluzione della persona fisica per il reato presupposto

La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10143/2023, nel dichiarare inammissibile il ricorso ha confermato come, in tema di responsabilità da reato ex d.lgs. n. 231/2001, all’assoluzione della persona fisica imputata del reato presupposto per una causa diversa dalla rilevata insussistenza di quest’ultimo non consegua automaticamente l’esclusione della responsabilità dell’ente per la sua commissione, poiché tale responsabilità, ai sensi dell’art. 8 d.lgs. n. 231/2001, deve essere affermata anche nel caso in cui l’autore del suddetto reato non sia stato identificato.

Illegittimità del silenzio-rifiuto da parte della Prefettura in caso di richiesta di aggiornamento dell’informazione antimafia

Illegittimità del silenzio-rifiuto da parte della Prefettura in caso di richiesta di aggiornamento dell’informazione antimafia

Con la sentenza n. 103/2023 il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna – Bologna ha accolto il ricorso e ha chiarito come il “venir meno delle circostanze rilevanti di cui all’art. 91, comma 5, del d.lgs. n. 159 del 2011, non dipende, infatti, dal mero trascorrere del tempo, in sé, ma dal sopraggiungere di obiettivi elementi diversi o contrari che ne facciano venir meno la portata sintomatica, oppure perché ne controbilanciano, smentiscono ed in ogni caso superano la valenza sintomatica, o perché rendono remoto, e certamente non più attuale, il pericolo”.

D.lgs. n. 19/2023 – Inserimento di un nuovo reato presupposto per la responsabilità 231/2001 per le false dichiarazioni ai fini del «certificato preliminare»

D.lgs. n. 19/2023 – Inserimento di un nuovo reato presupposto per la responsabilità 231/2001 per le false dichiarazioni ai fini del «certificato preliminare»

Il decreto legislativo del 2 marzo 2023 n. 19 sulle trasformazioni, fusioni e scissioni societarie transfrontaliere, adottato in attuazione della direttiva (UE) 2019/2121, inserisce un nuovo reato presupposto (art. 54) inerente la responsabilità ex d.lgs. n. 231/2001 relativo alle false od omesse dichiarazioni per il rilascio del certificato preliminare, necessario per attestare il regolare adempimento, in conformità alla legge, degli atti e delle formalità preliminari alla realizzazione della fusione (art. 29).

Esclusa l’ipotesi della presunzione di irrilevanza dei rapporti di parentela nell’applicazione dell’interdittiva antimafia

Esclusa l’ipotesi della presunzione di irrilevanza dei rapporti di parentela nell’applicazione dell’interdittiva antimafia

Con la sentenza n. 90/2023 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Sezione Staccata di Reggio Calabria, nel rigettare il ricorso ha ribadito che l’interdittiva antimafia costituisce una misura preventiva che prescinde dall’accertamento di singole responsabilità penali nei confronti dei soggetti che ne sono colpiti, che si fonda sugli accertamenti compiuti dai diversi organi di polizia valutati, per la loro rilevanza …

I liberi professionisti non possono essere destinatari di interdittiva o informativa antimafia

I liberi professionisti non possono essere destinatari di interdittiva o informativa antimafia

Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 2212/2023 ha respinto il ricorso che sosteneva applicabile ad un libero professionista il regime che scatta per infiltrazione mafiosa nell’ente locale affermando che quest’ultimo non può essere colpito da interdittiva antimafia anche se sono intercorsi rapporti professionali con un Comune sciolto per mafia, in quanto la disciplina dell’esclusione si applica strettamente all’ambito delle imprese e non può applicarsi ad un appartenente a una professione intellettuale: la persona fisica che non riveste la qualità di titolare di impresa o di società non può essere destinataria di una informativa antimafia di tipo interdittivo.

È da ritenersi legittimo il sequestro da parte del Procuratore europeo in caso di indebita percezione di contributi comunitari e finanziamenti agevolati durante il COVID-19

È da ritenersi legittimo il sequestro da parte del Procuratore europeo in caso di indebita percezione di contributi comunitari e finanziamenti agevolati durante il COVID-19

La Sezione VI della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal Procuratore europeo delegato della sede di Palermo e ha annullato l’ordinanza (con rinvio per un nuovo giudizio) affermando che l’art. 30, par. 1, del Regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio del 12 ottobre 2017 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea (“EPPO”) stabilisce che …

Interdittiva antimafia ed escussione delle garanzie (provvisoria e definitiva) nei contratti pubblici

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione seconda) con la sentenza n. 291 del 10 febbraio 2023 di accoglimento del ricorso chiarisce che, in base all’art. 108 (Risoluzione), comma 2, lett. B), d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici): “Le stazioni appaltanti devono risolvere un contratto pubblico durante il periodo di efficacia dello stesso qualora: [….] b) nei confronti dell’appaltatore sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di prevenzione di cui al codice delle leggi antimafia e delle relative misure di prevenzione”.