Con la sentenza n. 252/2023 la Corte d’Appello di Milano, nel riformare parzialmente la pronuncia di primo grado, mantiene tuttavia inalterata l’impostazione e afferma che la prova delle misure ritorsive è integralmente a carico del segnalante, non potendosi rinvenire nell’art. 54-bis d.lgs. n. 165/2001 alcuna inversione dell’onere probatorio.
IL DECRETO PNNR3 E LE MODIFICHE AL CCII: LE MODIFCHE APPORTATE AL TESTO LICENZIATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Il d.l. 24 febbraio 2023, n. 13, avente ad oggetto “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”, pubblicato sulla G.U. del 24 febbraio scorso ed entrato in vigore il giorno successivo, contiene nel Capo VII del Titolo II, dedicato alle “Disposizioni urgenti in materia di giustizia”, l’art. 38 dedicato alla crisi d’impresa.
WHISTLEBLOWING E TUTELA DEI DATI PERSONALI
“PER AMORE DEL MIO POPOLO NON TACERO'”

Sono passati 29 anni dalla tragica mattina di sabato, 19 marzo 1994, in cui nella parrocchia di San Nicola, a Casal di Principe, don Peppe Diana, il giovane parroco che si apprestava a celebrare la Messa delle 7,30, fu ucciso alla velocità del lampo da un killer della camorra con quattro colpi di pistola.
LA RESPONSABILITA’ DELL’ENTE EX D.LGS N. 231/2001 SUSSISTE ANCHE IN CASO DI ASSOLUZIONE DELLA PERSONA FISICA PER IL REATO PRESUPPOSTO

La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10143/2023, nel dichiarare inammissibile il ricorso ha confermato come, in tema di responsabilità da reato ex d.lgs. n. 231/2001, all’assoluzione della persona fisica imputata del reato presupposto per una causa diversa dalla rilevata insussistenza di quest’ultimo non consegua automaticamente l’esclusione della responsabilità dell’ente per la sua commissione, poiché tale responsabilità, ai sensi dell’art. 8 d.lgs. n. 231/2001, deve essere affermata anche nel caso in cui l’autore del suddetto reato non sia stato identificato.
LEGGE 2 MARZO 2023, N. 22 “ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA DELLE MAFIE E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE”
ILLEGITTIMITA’ DEL SILENZIO-RIFIUTO DA PARTE DELLA PREFETTURA IN CASO DI RICHIESTA DI AGGIORNAMENTO DELL’INFORMAZIONE ANTIMAFIA

Con la sentenza n. 103/2023 il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna – Bologna ha accolto il ricorso e ha chiarito come il “venir meno delle circostanze rilevanti di cui all’art. 91, comma 5, del d.lgs. n. 159 del 2011, non dipende, infatti, dal mero trascorrere del tempo, in sé, ma dal sopraggiungere di obiettivi elementi diversi o contrari che ne facciano venir meno la portata sintomatica, oppure perché ne controbilanciano, smentiscono ed in ogni caso superano la valenza sintomatica, o perché rendono remoto, e certamente non più attuale, il pericolo”.
SICUREZZA SUL LAVORO E DELEGA DI FUNZIONI DEL DATORE DI LAVORO: LA DELEGA ALLA SICUREZZA CHE SOLLEVA IL DATORE DALLA POSIZIONE DI GARANZIA
D.LGS. N.19/2023 – INSERIMENTO DI UN NUOVO REATO PRESUPPOSTO PER LA RESPONSABILITA’ 231/2001 PER LE FALSE DICHIARAZIONI AI FINI DEL «CERTIFICATO PRELIMINARE»

Il decreto legislativo del 2 marzo 2023 n. 19 sulle trasformazioni, fusioni e scissioni societarie transfrontaliere, adottato in attuazione della direttiva (UE) 2019/2121, inserisce un nuovo reato presupposto (art. 54) inerente la responsabilità ex d.lgs. n. 231/2001 relativo alle false od omesse dichiarazioni per il rilascio del certificato preliminare, necessario per attestare il regolare adempimento, in conformità alla legge, degli atti e delle formalità preliminari alla realizzazione della fusione (art. 29).
RECEPITA IN VIA DEFINITIVA LA DIRETTIVA SUL WHISTLEBLOWING

Durante il Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2023 è stato approvato in via definitiva il decreto (legislativo) di attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, il cd..
PUBBLICATO IL N. 20 DEI QUADERNI DELL’ANTIRICICLAGGIO
ESCLUSA L’IPOTESI DELLA PRESUNZIONE DI IRRILEVANZA DEI RAPPORTI DI PARENTELA NELL’APPLICAZIONE DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA

Con la sentenza n. 90/2023 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Sezione Staccata di Reggio Calabria, nel rigettare il ricorso ha ribadito che l’interdittiva antimafia costituisce una misura preventiva che prescinde dall’accertamento di singole responsabilità penali nei confronti dei soggetti che ne sono colpiti, che si fonda sugli accertamenti compiuti dai diversi organi di polizia valutati, per la loro rilevanza …
I LIBERI PROFESSIONISTI NON POSSONO ESSERE DESTINATARI DI INTERDITTIVA ANTIMAFIA O INFORMATIVA ANTIMAFIA

Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 2212/2023 ha respinto il ricorso che sosteneva applicabile ad un libero professionista il regime che scatta per infiltrazione mafiosa nell’ente locale affermando che quest’ultimo non può essere colpito da interdittiva antimafia anche se sono intercorsi rapporti professionali con un Comune sciolto per mafia, in quanto la disciplina dell’esclusione si applica strettamente all’ambito delle imprese e non può applicarsi ad un appartenente a una professione intellettuale: la persona fisica che non riveste la qualità di titolare di impresa o di società non può essere destinataria di una informativa antimafia di tipo interdittivo.
FOLLOW THE MONEY – ASSEGNAZIONE PROVVISORIA VILLA IN SEQUESTRO AL COMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO
AMBITO DI OPERATIVITA’ DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO NELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA

Con la sentenza n. 1001 il TAR della Campania si è pronunciato in merito all’applicabilità dell’obbligo di comunicazione ex art. 7 l. n. 241/1990 e art. 92, comma 2-bis, d.lgs. n. 159/2011 (per come modificato dall’art. 48, comma 1, lett. a, l. n. 233/2021) ai procedimenti volti all’adozione delle c.d. interdittive antimafia.
E’ DA RITENERSI LEGITTIMO IL SEQUESTRO DA PARTE DEL PROCURATORE EUROPEO IN CASO DI INDEBITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI COMUNITARI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI DURANTE IL COVID-19

La Sezione VI della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal Procuratore europeo delegato della sede di Palermo e ha annullato l’ordinanza (con rinvio per un nuovo giudizio) affermando che l’art. 30, par. 1, del Regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio del 12 ottobre 2017 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea (“EPPO”) stabilisce che …