ANAC: IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI E L’INTEROPERATIVITA’ DELLE PIATTAFORME – LA DIGITALIZZAZIONE DEL CICLO DI VITA DEI CONTRATTI PUBBLICI

ANAC: IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI E L’INTEROPERATIVITA’ DELLE PIATTAFORME – LA DIGITALIZZAZIONE DEL CICLO DI VITA DEI CONTRATTI PUBBLICI

In data 28 aprile 2023 l’ANAC ha pubblicato un allegato (intitolato “La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici e l’ecosistema nazionale di e-procurement”) che indica come avverrà l’attuazione dell’ecosistema nazionale di E-Procurement.

ANBSC – LINEE GUIDA PER LA DESTINAZIONE DEI BENI MOBILI REGISTRATI, CON REGOLAZIONE ANCHE DELLA CASISTICA DEGLI ANIMALI CONFISCATI

ANBSC – LINEE GUIDA PER LA DESTINAZIONE DEI BENI MOBILI REGISTRATI, CON REGOLAZIONE ANCHE DELLA CASISTICA DEGLI ANIMALI CONFISCATI

Il 26 aprile 2023 l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità ha pubblicato l’aggiornamento delle linee guida per la destinazione dei beni mobili registrati, regolando anche la casistica degli animali confiscati per venire incontro alle esigenze di cura legate alla gestione degli animali oggetto di confisca.

PROCEDURE D’INFRAZIONE UE PER L’TALIA: LAVORATORI STAGIONALE, CONTRATTI A TERMINE E ANTIRICICLAGGIO

PROCEDURE D’INFRAZIONE UE PER L’TALIA: LAVORATORI STAGIONALE, CONTRATTI A TERMINE E ANTIRICICLAGGIO

In data 19 aprile 2023 la Commissione di Bruxelles ha annunciato l’avvio di un pre-contenzioso (art. 258 del TFUE) contro l’Italia insieme a Portogallo e Lettonia per scorretto recepimento della V Direttiva 2018/843. Entro 60 giorni il nostro Governo dovrà fornire risposte esaustive, in caso contrario sarà avviata la procedura d’infrazione. A parere della Commissione, che ha notificato una «lettera di costituzione in mora», un aspetto della trasposizione della direttiva collide con i principi unionali in materia di servizi finanziari e del mercato interno dei capitali.

NEI REATI TRIBUTARI LA CONFISCA DEL DENARO RINVENUTO SUL CONTO CORRENTE E’ DA RITENERSI “DIRETTA” ANCHE QUANDO SIA POSSIBILE DIMOSTRARE LA PROVENIENZA LECITA DI QUANTO OGGETTO DI ABLAZIONE

NEI REATI TRIBUTARI LA CONFISCA DEL DENARO RINVENUTO SUL CONTO CORRENTE E’ DA RITENERSI “DIRETTA” ANCHE QUANDO SIA POSSIBILE DIMOSTRARE LA PROVENIENZA LECITA DI QUANTO OGGETTO DI ABLAZIONE

La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 16576 del 01 marzo 2023 depositata il 19 aprile 2023 ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata dal titolare di una ditta individuale, imputato per frode fiscale, nei confronti del quale era stata disposta la confisca diretta della somma di denaro rinvenuta sul suo conto corrente stabilendo che nei reati tributari la confisca è diretta e non per equivalente anche se l’ablazione del denaro presente sul conto corrente della società si riferisce a poste attive versate dopo la commissione del reato da parte del suo rappresentante legale.

INTERDITTIVE “A CASCATA” E PROVA DEL RISCHIO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA

INTERDITTIVE “A CASCATA” E PROVA DEL RISCHIO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA

La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 2953 ha affrontato il problema dell’adozione da parte della Prefettura delle c.d. interdittive “a cascata” statuendo che il mero avvalimento – in senso atecnico – di un’impresa interdetta da parte di altra non direttamente gravata da sintomi di contiguità criminale, ai fini dell’esecuzione di una specifica lavorazione, tanto più se per conto di una P.A., non è sufficiente al fine di dimostrare – anche sul piano meramente indiziario – che la seconda sia esposta al rischio di condizionamento mafioso di cui la prima sia risultata portatrice.

SUSSISTENZA DEL REATO TRIBUTARIO DI DISTRUZIONE O OCCULTAMENTO DELLA DOCUMENTAZIONE CONTABILE DELL’IMPRESA EX ART. 10 D.LGS. 10 MARZO 2000, N. 74

SUSSISTENZA DEL REATO TRIBUTARIO DI DISTRUZIONE O OCCULTAMENTO DELLA DOCUMENTAZIONE CONTABILE DELL’IMPRESA EX ART. 10 D.LGS. 10 MARZO 2000, N. 74

La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 14278 del 23 novembre 2022 depositata il 05.04.2023, nel dichiarare inammissibile il ricorso, ha ribadito la sussistenza del reato di occultamento o distruzione di documenti contabili di cui all’art. 10 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, anche qualora risulti possibile ricostruire il quadro reddituale solo attraverso il reperimento della documentazione mancante presso terzi, a nulla rilevando che tale ricostruzione a posteriori sia agevolata dalle indicazioni dello stesso imputato.

SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA LEGGITTIMATO SOLO DALLA SUSSISTENZA DI UN PERICULUM IN MORA

SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA LEGGITTIMATO SOLO DALLA SUSSISTENZA DI UN PERICULUM IN MORA

La Terza Sezione della Suprema Corte con la sentenza n. 15457 del 17 gennaio 2023, depositata il 13 aprile 2023, nell’annullare l’ordinanza impugnata con rinvio ha affermato che la misura del sequestro preventivo finalizzato alla confisca è legittimata solo dalla sussistenza di un periculum in mora e non dalla mera confiscabilità del bene.

AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO E RICONOSCIMENTO DELLE SPESE DELLA REVISIONE LEGALE

AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO E RICONOSCIMENTO DELLE SPESE DELLA REVISIONE LEGALE

La Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 15413 depositata il 12.04.2023 ha annullato con rinvio l’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli disponendo che le spese riconosciute nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria si estendono anche a quelle della revisione legale quale incarico conferito ad un professionista su autorizzazione del giudice delegato.

PRESENTATA LA RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA ED I RISULTATI CONSEGUITI DALLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2022

PRESENTATA LA RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA ED I RISULTATI CONSEGUITI DALLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2022

In data 13.04.2023 è stata pubblicata la relazione sull’attività svolta ed i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel primo semestre del 2022. La relazione descrive il quadro criminale ed i profili evolutivi delle organizzazioni di tipo mafioso e di matrice etnica soffermandosi sui rispettivi modus operandi e avendo riguardo alle differenti capacità in ordine alla infiltrazione nell’economia legale e al turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

CONTROLLO GIUDIZIARIO EX ART. 34-BIS, COMMA 6, D.LGS. N, 159/2011 E VERIFICA IN CONCRETO DELL’INFLUENZA DEL SOGGETTO PERICOLOSO SULL’AZIENDA

CONTROLLO GIUDIZIARIO EX ART. 34-BIS, COMMA 6, D.LGS. N, 159/2011 E VERIFICA IN CONCRETO DELL’INFLUENZA DEL SOGGETTO PERICOLOSO SULL’AZIENDA

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 15156 depositata il 11.04.2023 ha accolto il ricorso con rinvio stabilendo che, ai fini dell’applicazione del controllo giudiziario volontario, il giudice deve verificare in concreto l’influenza del soggetto pericoloso sull’attività economica occorrendo pertanto l’emersione di dati concretamente rappresentativi dell’esistenza di una simile influenza dal soggetto pericoloso verso l’impresa.

TERZO INTESTATARIO FORMALE DEL BENE E RICHIESTA DI REVOCA DELLA CONFISCA FORMULATA IN SEDE ESECUTIVA

TERZO INTESTATARIO FORMALE DEL BENE E RICHIESTA DI REVOCA DELLA CONFISCA FORMULATA IN SEDE ESECUTIVA

La Suprema Corte con la sentenza n. 14815 del 18 gennaio 2023, depositata il 6 aprile 2023, nel dichiarare il ricorso inammissibile si è pronunciata sulla richiesta di revoca della confisca per sproporzione formulata in sede esecutiva dall’intestatario soltanto formale del bene, senza rivendicazione della titolarità effettiva.

LE SEZIONI UNITE DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SI ESPRIMONO SULL’APPLICABILITA’ DELLA MESSA ALLA PROVA ALLA DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA’ DI CUI D.LGS. N. 231/2001

LE SEZIONI UNITE DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SI ESPRIMONO SULL’APPLICABILITA’ DELLA MESSA ALLA PROVA ALLA DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITA’ DI CUI D.LGS. N. 231/2001

Le Sezioni Unite Penali della Suprema Corte, con sentenza n. 14840 del 27 ottobre 2022, depositata il 6 aprile 2023, hanno enunciato il seguente principio di diritto: “l’istituto dell’ammissione alla prova di cui all’art. 168-bis c.p., non trova applicazione con riferimento alla disciplina della responsabilità degli enti di cui al D.L.vo n. 231 del 2001”.

NON E’ POSSIBILE DISPORRE UN SEQUESTRO ALLORCHE’ LA PRESCRIZIONE DEL REATO SIA INTERVENUTA ANCOR PRIMA DELL’ESERCIZIO PENALE

NON E’ POSSIBILE DISPORRE UN SEQUESTRO ALLORCHE’ LA PRESCRIZIONE DEL REATO SIA INTERVENUTA ANCOR PRIMA DELL’ESERCIZIO PENALE

Con la sentenza n. 13730 la Seconda Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione accogliendo il ricorso ha annullato con rinvio l’ordinanza impugnata escludendo che sia possibile disporre un sequestro allorché la prescrizione del reato sia intervenuta ancor prima dell’esercizio dell’azione penale.

WHISTLEBLOWER NON TUTELATO PER GLI ILLECITI ESTRANEI ALLA SEGNALAZIONE

WHISTLEBLOWER NON TUTELATO PER GLI ILLECITI ESTRANEI ALLA SEGNALAZIONE

La Suprema Corte di Cassazione, Sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9148 pubblicata il 31.03.2023, nel respingere il ricorso ha espresso il seguente principio: “La normativa di tutela del dipendente che segnali illeciti altrui (c.d. whistleblowing) salvaguardia il medesimo dalle sanzioni che potrebbero conseguire a suo carico secondo le norme disciplinari o da reazioni ritorsive dirette ed indirette conseguenti alla sua denuncia, ma non istituisce un’esimente per gli autonomi illeciti che egli, da solo o in concorso con altri responsabili, abbia commesso, potendosi al più valutare il ravvedimento operoso o la collaborazione al fine di consentire gli opportuni accertamenti nel contesto dell’apprezzamento, sotto il profilo soggettivo, della proporzionalità della sanzione da irrogarsi nei confronti del medesimo”.