A cura di Rossella Ceccarini

Disegno di legge di iniziativa governativa in materia di “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare”: abrogazione dell’abuso d’ufficio e ridimensionamento del reato di traffico d’influenze

Presso la Commissione Giustizia del Senato è terminato l’esame degli emendamenti al disegno di legge di iniziativa governativa in materia di modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, e all’ordinamento giudiziario nonché al codice dell’ordinamento militare. Il testo, conclusi i lavori in Commissione, dovrebbe giungere in Aula tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2024.

Oltre all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio si aggiungono altre misure, di natura sia sostanziale sia processuale, che si sostanziano:

· nella revisione della fattispecie di traffico di influenze illecite;

· nella stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni;

· in interventi sulle custodie cautelari e sull’informazione di garanzia;

· nell’aumento dell’organico della magistratura;

· nella limitazione dei poteri di appello del pubblico ministero per quanto riguarda le sentenze di proscioglimento.

Traffico d’influenze

Il reato di traffico d’influenze viene ridimensionato attraverso la cancellazione delle modifiche introdotte dalla c.d. “legge spazzacorrotti”. Il perimetro di applicazione di questo reato viene ristretto, prevedendosi che le relazioni del mediatore con il pubblico ufficiale debbano essere sfruttate (non solo vantate) e devono essere esistenti (non solo asserite). Le condotte di “millanteria” o “vanteria”, per le quali sarà necessaria la querela, rimarranno punibili a titolo di truffa e verranno sanzionate con una pena più lieve.

Intercettazioni

Per quel che concerne le intercettazioni, sono stati introdotti i divieti: di inserire nelle trascrizioni delle operazioni di ascolto i dati che possano permettere l’identificazione di persone estranee alle indagini; di pubblicazione, anche parziale, del contenuto delle intercettazioni in tutti i casi in cui quest’ultimo non sia riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento. Il rilascio di copia delle intercettazioni di cui sia vietata la pubblicazione non è consentito nei casi in cui la richiesta sia presentata da un soggetto diverso dalle parti e dai loro difensori. Il pubblico ministero, dal suo canto, è obbligato a stralciare le espressioni lesive della reputazione o riguardanti dati sensibili di soggetti terzi contenute nei brogliacci.

Le altre misure previste

Il provvedimento limita anche i poteri di appello del pubblico ministero per quanto riguarda le sentenze di proscioglimento: il P.M. non potrà impugnare i proscioglimenti per tutti i reati per i quali l’azione penale si esercita con citazione diretta davanti al giudice unico.

Misure cautelari

Per quanto riguarda le misure cautelari, invece, viene previsto che: sia obbligatorio procedere con l’interrogatorio della persona indagata prima dell’eventuale applicazione della misura cautelare; venga presa con decisione collegiale l’adozione dell’ordinanza applicativa della custodia in carcere nel corso delle indagini preliminari.

Informazione di garanzia

Per quanto concerne, infine, il contenuto dell’informazione di garanzia, deve essere inserita una sommaria descrizione del fatto, con particolare riferimento alla data e al luogo di commissione del reato. Inoltre, si prevede che la pubblicazione dell’avviso di garanzia sia espressamente vietata fino a quando non siano concluse le indagini preliminari.


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DDL 808

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