INTERDITTIVA ANTIMAFIA ED ESCLUSIONE DELL’ESCUSSIONE DELLA GARANZIA

INTERDITTIVA ANTIMAFIA ED ESCLUSIONE DELL’ESCUSSIONE DELLA GARANZIA

La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 392 depositata in data 12 gennaio 2024, nel respingere l’appello, ha affermato che l’art. 103 d.lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici) impone che sussistano due condizioni al ricorrere delle quali la stazione appaltante è legittimata a riscuotere la cauzione definitiva: che vi sia un inadempimento contrattuale imputabile all’aggiudicatario e che risulti, allo stesso tempo, pregiudizievole per l’Amministrazione.

ANAC: DAL 2 GENNAIO 2024 SCATTA LA DIGITALIZZAZIONE DEGLI APPALTI, NOVITA’ ANCHE IN MATERIA DI PUBBLICITA’ LEGALE E TRASPARENZA

ANAC: DAL 2 GENNAIO 2024 SCATTA LA DIGITALIZZAZIONE DEGLI APPALTI, NOVITA’ ANCHE IN MATERIA DI PUBBLICITA’ LEGALE E TRASPARENZA

Come previsto dal nuovo Codice degli appalti, a partire dal 2 gennaio 2024 scatta la digitalizzazione dell’intero ciclo degli appalti e dei contratti pubblici che si applica a tutti i contratti di appalto o concessione, di qualunque importo, nei settori ordinari e nei settori speciali.

PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA ED INTERDITTIVA ANTIMAFIA

PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA ED INTERDITTIVA ANTIMAFIA

La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 142 pubblicata il 4 gennaio 2024 ha ribadito che: “il pericolo di infiltrazione mafiosa deve essere valutato secondo un ragionamento induttivo, di tipo probabilistico, che non richiede di attingere un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, tipica dell’accertamento finalizzato ad affermare la responsabilità penale, e quindi fondato su prove, ma che implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, sì da far ritenere ‘più probabile che non’, appunto, il pericolo di infiltrazione mafiosa (v., per tutte, Cons. Stato, sez. III, 30 gennaio 2019, n. 758; Cons. Stato, sez. III, 3 maggio 2016, n. 1743)”.

CONFISCA DISPOSTA NEI CONFRONTI DELL’ENTE RESPONSABILE DI UN ILLECITO AMMINISTRATIVO DIPENDENTE DA REALTO E PRESCRIZIONE

CONFISCA DISPOSTA NEI CONFRONTI DELL’ENTE RESPONSABILE DI UN ILLECITO AMMINISTRATIVO DIPENDENTE DA REALTO E PRESCRIZIONE

La Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 50729 del 20 ottobre 2023 (depositata il 19 dicembre 2023), ha annullato senza rinvio un’ordinanza della Corte d’Appello di Reggio Calabria ricordando che la confisca di cui all’art. 19 d.lgs. n. 231/2001, quale sanzione dell’illecito amministrativo dipendente dal reato, è certamente assoggettata al regime di prescrizione delineato dall’art. 22 dello stesso decreto. La giurisprudenza della medesima Corte ha già precisato infatti che tale termine riguarda tanto l’illecito, che non può più essere perseguito decorsi cinque anni dalla consumazione del reato presupposto, quanto la sanzione amministrativa definitivamente irrogata, che dovrà essere riscossa o altrimenti eseguita, a pena di estinzione, entro il termine di cinque anni dal passaggio in giudicato della sentenza pronunciata a carico della persona giuridica; fatti salvi, per la sanzione, gli effetti di eventuali cause interruttive rilevanti a norma del codice civile (Cass. pen., Sez. I, 5 maggio 2021, n. 31854).

ESCLUSIONE DALLA GARA DELL’OPERATORE ECONOMICO E PROVVEDIMENTI INTERDITTIVI

ESCLUSIONE DALLA GARA DELL’OPERATORE ECONOMICO E PROVVEDIMENTI INTERDITTIVI

La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 10994 del 14.12.2023 depositata in data 19.12.2023, ha affermato che l’art. 80, comma 5, lettera f), del Codice dei contratti pubblici prevede, quale causa di esclusione, l’ipotesi in cui «l’operatore economico sia stato soggetto alla sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81».

PRESENTAZIONE GRUPPO EDICOM SPA

PRESENTAZIONE GRUPPO EDICOM SPA

Il Gruppo Edicom Spa è leader nel mercato delle vendite giudiziarie da oltre 25 anni, collabora con oltre 80 Tribunali italiani in qualità di Gestore della pubblicità legale e commerciale ex art. 490 c.p.c e come Gestore della Vendita Telematica (3 piattaforme ministeriali). Tutte i portali Internet di pubblicità e le piattaforme telematiche sono regolarmente iscritte agli elenchi ministeriali. L’attendibilità delle transazioni è garantita dalla tecnologia blockchain.

LA PROMESSA DI PAGARE L’IMPOSTA EVASA IN BASE ALLE DOVUTE PROPORZIONI INCIDE SU SEQUESTRO E CONFISCA

LA PROMESSA DI PAGARE L’IMPOSTA EVASA IN BASE ALLE DOVUTE PROPORZIONI INCIDE SU SEQUESTRO E CONFISCA

La Sezione Seconda Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 50037 del 14.11.2023 depositata il 15.12.2023, nel rigettare il ricorso si è uniformata correttamente al principio di diritto secondo il quale, in tema di reati tributari, la disposizione di cui all’art.12-bis, comma 2, d.lgs. n. 74/2000, introdotta dal d.lgs. n. 158/2015, secondo cui la confisca diretta o di valore dei beni costituenti profitto o prezzo del reato «non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare all’erario anche in presenza di sequestro»,

WHISTEBLOWING: MONITORAGGIO ANAC SUI CANALI INTERNI DI SEGNALAZIONE

WHISTEBLOWING: MONITORAGGIO ANAC SUI CANALI INTERNI DI SEGNALAZIONE

ANAC, consapevole delle difficoltà generate dalle nuove norme del d.lgs. n. 24/2023, lancia il monitoraggio per valutare l’efficacia dell’attivazione dei canali interni di segnalazione ai fini del whistleblowing che rappresentano uno strumento fondamentale nella lotta contro la corruzione e le pratiche illecite all’interno delle organizzazioni. Sia nel settore pubblico che in quello privato, la corretta attivazione di tali canali è essenziale per garantire un ambiente lavorativo etico e trasparente.

NEWS LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE NELL’ATTUALE QUADRO ECONOMICO: EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLE MISURE REALI

NEWS LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE NELL’ATTUALE QUADRO ECONOMICO: EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLE MISURE REALI

Grande successo per il Convegno che si è svolto nell’Aula Adunanze del Tribunale di Catania che ha visto la partecipazione di illustri relatori che hanno favorito una panoramica completa della legislazione in tema di misure antimafia ad un qualificato ed attento uditorio.

LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE NELL’ATTUALE QUADRO ECONOMICO: EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLE MISURE REALI

LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE NELL’ATTUALE QUADRO ECONOMICO: EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLE MISURE REALI

Advisora è lieta di annunciare il Convegno dal titolo “La politica criminale e l’economia legale nell’attuale quadro economico: efficacia ed efficienza delle misure reali” organizzato insieme alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania e in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con gli Ordini professionali degli avvocati e dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania e Messina.

SEQUESTRO DI PREVENZIONE E CREDITI DEI TERZI: LA CERTEZZA NON DERIVA DE PLANO DAI BILANCI

SEQUESTRO DI PREVENZIONE E CREDITI DEI TERZI: LA CERTEZZA NON DERIVA DE PLANO DAI BILANCI

La Sezione Seconda Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 48452 del 13.10.2023 depositata il 05.12.2023, nel rigettare il ricorso ha rammentato che la norma dell’art. 52 d.lgs. n. 159/2011, intitolata “Diritti dei terzi”, al primo comma fissa il principio generale secondo cui “la confisca non pregiudica i diritti di credito dei terzi che risultano da atti aventi data certa anteriore al sequestro, nonché i diritti reali di garanzia costituiti in epoca anteriore al sequestro, ove ricorrano le seguenti condizioni”.

IL REVISORE CONTABILE: FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI E BANCAROTTA SOCIETARIA

IL REVISORE CONTABILE: FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI E BANCAROTTA SOCIETARIA

La Sezione Quinta della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 47900 depositata il 30.11.2023, ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Milano assolvendo il revisore contabile dal reato di concorso nel delitto di bancarotta impropria da reato societario enunciando il seguente principio di diritto: «La fattispecie del falso nelle relazioni dei revisori non ha attinenza né con l’art. 2621 c.c. né con l’art. 223 comma secondo, n. 1, L.F. e, per tale ragione, non può ex se rappresentare una modalità di concorso nei ridetti reati propri, pena la torsione dei principi di legalità e di tipicità».

ANNULLATO IL DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO DEL G.I.P , SE NEL PROVVEDIMENTO NON VI E’ RIFERIMENTO AL PERICULUM IN MORA

ANNULLATO IL DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO DEL G.I.P , SE NEL PROVVEDIMENTO NON VI E’ RIFERIMENTO AL PERICULUM IN MORA

La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza numero 47202/2023, depositata il 24/11/2023 (udienza camerale 10/11/2023), pronunciandosi in sede cautelare reale su una fattispecie di omesso versamento delle ritenute certificate (art. 10-bis d.lgs. n.74/2000), ha ritenuto non adeguatamente motivato il decreto di sequestro preventivo del G.I.P. perché carente quanto alla motivazione sul requisito del periculum in mora.