Contrastare la criminalità organizzata; promuovere e divulgare una cultura di legalità; realizzare percorsi per efficientare la gestione dei beni e delle aziende confiscate alle mafie e promuoverne il riutilizzo a fini sociali.
Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa tra Banca Etica e Advisora che sarà firmato sabato 21 gennaio alle ore 11 presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli presso l’Aula Fabrizi in via Cupa Cintia 21. Alla presentazione interverranno Renato Briganti, docente di Diritto costituzionale e direttore del corso di alta formazione in finanza etica; Gabriella Maria Casella, presidente del tribunale di Santa Maria Capua Vetere; Anna Fasano, presidente Banca Etica; Marcella Vulcano, avvocato e presidente di Advisora; Luciano Modica, consigliere di Banca Etica, consigliere di Advisora e amministratore giudiziario.
Advisora è una comunità di professionisti che coopera attraverso lo scambio di esperienze e informazioni in materia di custodie e amministrazioni giudiziarie di beni sottoposti a sequestro o a confisca. Advisora promuove lo sviluppo di una cultura antimafia e la divulgazione dei principi per contrastare la corruzione e l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia, anche attraverso analisi e ricerche e la promozione di incontri presso le scuole in collaborazione con le istituzioni, il tessuto imprenditoriale, associativo e cooperativo. Collabora inoltre con gli Enti Locali per fare in modo che i beni confiscati vengano assegnati in tempi rapidi per fare in modo che il riuso sociale contribuisca allo sviluppo del territorio in cui il bene si trova.
Banca Etica è la prima e ancora unica banca italiana interamente dedicata alla finanza etica. Offre servizi finanziari etici per famiglie, imprese e organizzazioni non profit su tutto il territorio nazionale finanziando esclusivamente progetti con impatti ambientali e sociali positivi. Da sempre Banca Etica dedica una particolare attenzione al sostegno economico alle realtà impegnate nel contrasto alle mafie e nel recupero con scopi sociali dei beni confiscati.
“Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro l’impegno della società civile per la lotta alle mafie resta più centrale che mai. Oggi la criminalità organizzata agisce infiltrandosi sempre più nel sistema economico e le mafie proliferano sulle disuguaglianze generate da un modello capitalistico che crea troppe fragilità. La finanza etica rafforza il suo impegno al fianco delle organizzazioni che promuovono la legalità. Ma non solo: tutto l’agire della finanza etica è mirato allo sviluppo di un sistema economico che tuteli l’ambiente e i diritti delle persone per lasciare sempre meno spazio alle infiltrazioni criminali”, dice Anna Fasano, presidente di Banca Etica.
“Advisora promuove da sempre una cultura antimafia e anticorruzione, dell’integrità e dell’etica. Il protocollo d’intesa con Banca Etica esprime la comunità d’intenti, di cultura e di pensiero che le accomuna: creare una cooperazione virtuosa che ponga al centro l’interesse della collettività e rendere replicabili esperienze positive di gestione e destinazione di beni e aziende confiscati che altrimenti resterebbero isolate. La realizzazione di reti virtuose, come quella con Banca Etica, è fondamentale per rendere efficace il contrasto alla criminalità. Continueremo ad impegnarci per moltiplicare le occasioni di interazione tra soggetti pubblici e privati e organizzazioni del terzo settore con l’obiettivo di rendere i beni confiscati alla criminalità organizzata risorse in grado di innescare processi di sviluppo locale e accrescere la coesione sociale”, spiega Marcella Vulcano, presidente di Advisora.
“Le aziende sequestrate alle mafie spesso subiscono un rapido deterioramento della situazione finanziaria ed economica, con effetti negativi anche per l’occupazione. Gli istituti di credito possono avere un ruolo strategico nell’assicurare credito a breve termine per consentire il mantenimento dell’attività d’impresa e a lungo termine per consentire gli investimenti necessari allo sviluppo dell’attività aziendale”, spiega Luciano Modica, consigliere di amministrazione di Banca Etica e di Advisora. “Facilitare i rapporti tra le banche, le amministrazioni giudiziarie, gli enti locali e le associazioni di volontariato permetterà di concretizzare sempre più progetti di recupero e riuso dei beni confiscati e per favorire una efficace destinazione dei beni anche in fase del sequestro attraverso l’istituto dell’assegnazione provvisoria previsto dal codice antimafia”.
In virtù dell’accordo Banca Etica si impegna a fornire supporto tecnico per tutte le problematiche di natura finanziaria che saranno sottoposte dagli associati di Advisora valutando di volta in volta la possibilità di erogare crediti. Advisora fornirà supporto per favorire interventi finalizzati al mantenimento sul mercato e al miglioramento gestionale dei beni e delle aziende sequestrati e confiscati.