INFORMATIVA ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DI PERSONA FISICA PRIVA DELLA QUALITA’ DI IMPRENDITORE O DI SEMPLICE PROFESSIONISTA

INFORMATIVA ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DI PERSONA FISICA PRIVA DELLA QUALITA’ DI IMPRENDITORE O DI SEMPLICE PROFESSIONISTA

La Terza Sezione in sede giurisdizionale del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5350 depositata il 14 giugno 2024, nell’accogliere il ricorso e riformare una sentenza del T.A.R. per la Basilicata, ha confermato l’indirizzo interpretativo suggellato a più riprese dalla giurisprudenza nomofilattica dell’Adunanza Plenaria secondo cui la persona fisica priva della qualità di imprenditore o il semplice professionista non possono essere attinti da un’informativa antimafia.

RENDICONTAZIONE SOCIETARIA’ DI SOSTENIBILITA’: APPROVATO LO SCHEMA DI DECRECTO LEGISLATIVO PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA CSRD

RENDICONTAZIONE SOCIETARIA’ DI SOSTENIBILITA’: APPROVATO LO SCHEMA DI DECRECTO LEGISLATIVO PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA CSRD

Il 10 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri (nella seduta n. 80) ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo relativo al recepimento della Direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. “Corporate Sustainability Reporting Directive” o CSRD) in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità e per l’adeguamento della normativa nazionale.

BANCAROTTA FRAUDOLENTA IMPROPRIA DA OPERAZIONI DOLOSE E INADEMPIMENTO NON SISTEMATICO

BANCAROTTA FRAUDOLENTA IMPROPRIA DA OPERAZIONI DOLOSE E INADEMPIMENTO NON SISTEMATICO

La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22978 del 21 marzo 2024 depositata il 6 giugno 2024, ha chiarito che non rileva, per la sussistenza del delitto di bancarotta fraudolenta impropria da operazioni dolose, la mera circostanza che l’amministratore della società fallita abbia accumulato debiti per scelte errate, dovendo distinguersi l’aggravamento del dissesto conseguente ad operazioni dolose dall’aumento del passivo dovuto a scelte gestionali rivelatesi ex post errate e quindi dovute a comportamenti incolpevoli o anche solo colposi, poiché altrimenti il delitto coinciderebbe con la mera causazione dello stato di insolvenza e sussisterebbe in relazione a tutte le dichiarazioni di fallimento.

CONFISCA PER EQUIVALENTE DEL PROFITTO DEL REATO

CONFISCA PER EQUIVALENTE  DEL PROFITTO DEL REATO

La Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22935 depositata il 6 giugno 2024, ha rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: “se, in caso di pluralità di concorrenti nel reato, la confisca per equivalente del relativo profitto possa essere disposta per l’intero nei confronti di ciascuno di essi, indipendentemente da quanto da ognuno eventualmente percepito, oppure se ciò possa disporsi soltanto quando non sia possibile stabilire con certezza la porzione di profitto incamerata da ognuno; od ancora se, in quest’ultimo caso, la confisca debba comunque essere ripartita tra i concorrenti, in base al grado di responsabilità di ognuno oppure in parti eguali, secondo la disciplina civilistica delle obbligazioni solidali”.

AML PACKAGE: LE NUOVE NORME DELL’UNIONE EUROPEA PER FRONTEGGIARE LA CRIMINALITA’ FINANZIARIA

AML PACKAGE: LE NUOVE NORME DELL’UNIONE EUROPEA PER FRONTEGGIARE LA CRIMINALITA’ FINANZIARIA

Il 30 maggio 2024 il Consiglio dell’Unione Europea, attraverso un comunicato stampa (https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/05/30/anti-money-laundering-council-adopts-package-of-rules/) ha reso nota l’adozione di un pacchetto di nuove norme antiriciclaggio (c.d. AML package) che hanno il compito di proteggere i cittadini dell’UE ed il sistema finanziario dell’UE dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento al terrorismo attraverso l’adozione di disposizioni più severe volte a colmare ed armonizzare i vuoti esistenti nel sistema garantendo così che i truffatori, la criminalità organizzata e i terroristi non abbiano più spazio per legittimare i loro proventi attraverso il sistema finanziario.

APPROVATA ALL’UNANIMITA’ ALLA CAMERA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA RESPONSABILITA’ DEI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE

APPROVATA ALL’UNANIMITA’ ALLA CAMERA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA RESPONSABILITA’ DEI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE

In data 29 maggio 2024 la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge AC 1276 di modifica dell’art. 2407 c.c., che introduce alcuni emendamenti finalizzati a porre un limite alla responsabilità civile dei sindaci che violano i propri doveri. Il testo passa ora al Senato per l’approvazione finale. Tale proposta di legge è stata presentata il 4 luglio 2023 alla Camera con l’obiettivo di modificare l’art. 2407 c.c. allo scopo di ridimensionare e parametrare la responsabilità civile dei componenti del collegio sindacale ed è stata fortemente supportata dai dottori commercialisti, proprio perché mira a introdurre limiti precisi alla responsabilità dei sindaci e alla quantificazione del risarcimento dei danni loro attribuibili.

INFORMATIVA ANTIMAFIA: VALUTAZIONE DISCREZIONALE DEL PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA

INFORMATIVA ANTIMAFIA: VALUTAZIONE DISCREZIONALE DEL PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA

La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4707 depositata il 28 maggio 2024, richiamando un’ormai consolidata giurisprudenza (tra le tante, Cons. Stato, Sez. III, 16 giugno 2023, n. 5964; Cons. Stato, Sez. III, 22 maggio 2023, n. 5024; Cons. Stato, Sez. III, 27 dicembre 2019, n. 8882; Cons. Stato, Sez. III, 5 settembre 2019, n. 6105; Cons. Stato, Sez. III, 20 febbraio 2019, n. 1182), ha affermato che l’informativa antimafia implica una valutazione discrezionale da parte dell’autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa, capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa.

D.D.L. CYBERSICUREZZA E MODELLO 231: IL TESTO APPROVATO DALLA CAMERA

D.D.L. CYBERSICUREZZA E MODELLO 231: IL TESTO APPROVATO DALLA CAMERA

La Camera dei Deputati, nella seduta del 15 maggio 2024, ha approvato il disegno di legge n. 1143 recante “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e reati informatici”, ora trasmesso al Senato per la sua lettura.
Nel disegno di legge è previsto un aumento generalizzato delle sanzioni pecuniarie amministrative disciplinate dal d.lgs. n. 231/2001 applicabili alle imprese a seguito alla commissione di delitti informatici.

ANAC: PRESENTATA IL 14 MAGGIO 2024 A MONTECITORIO LA RELAZIONE ANAC SULL’ATTIVITA’ 2023

ANAC: PRESENTATA IL 14 MAGGIO 2024 A MONTECITORIO LA RELAZIONE ANAC SULL’ATTIVITA’ 2023

Il Presidente di ANAC, Avv. Giuseppe Busìa, nella Presentazione della Relazione annuale ANAC 2023, propone una fotografia delle attività svolte nel 2023 e dello stato della corruzione nelle procedure pubbliche e private. Nella Relazione Busìa ricorda i costi umani ed economici della corruzione in Italia ed in Europa. Riporta poi le misure per la prevenzione della corruzione e le attività che hanno caratterizzato l’Authority nel 2023 con un occhio anche ai prossimi sviluppi per il 2024.

TITOLARE EFFETTIVO: CONGELATO, DI NUOVO, IL REGISTRO.

TITOLARE EFFETTIVO: CONGELATO, DI NUOVO, IL REGISTRO.

Con le ordinanze cautelari nn. 3366, 3367, 3532, 3533 e 3534, pubblicate il 17 maggio 2024, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato ha disposto la sospensione dell’esecutività delle sentenze del TAR del Lazio del 9 aprile 2024 con cui erano stati respinti i ricorsi proposti dalle società fiduciarie e dalle associazioni di categoria volti ad ottenere l’annullamento del decreto MIMIT del 29 settembre 2023, relativo al Registro dei titolari effettivi. 

LE SEZIONI UNITE SULLA CONTINUITA’ NORMATIVA TRA MILLANTATO CREDITO E TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE

LE SEZIONI UNITE SULLA CONTINUITA’ NORMATIVA TRA MILLANTATO CREDITO E TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE

Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19357 depositata il 15 maggio 2024, hanno affermato il seguente principio di diritto: “non sussiste continuità normativa tra il reato di millantato credito di cui all’art. 346, comma secondo, cod. pen. – abrogato dall’art. 1, comma 1, lett. s), della legge 9 gennaio 2019, n. 3 – e il reato di traffico di influenze illecite di cui all’art. 346-bis cod. pen., come modificato dall’art. 1, comma 1, lett. t), della citata legge; le condotte, già integranti gli estremi dell’abolito reato di cui all’art. 346, comma secondo, cod. pen., potevano, e tuttora possono, configurare gli estremi del reato di truffa (in passato astrattamente concorrente con quello di millantato credito corruttivo), purché siano formalmente contestati e accertati in fatto tutti gli elementi costitutivi della relativa diversa fattispecie incriminatrice”.

INFORMATIVA ANTIMAFIA: I CONTORNI DELLA PREVENZIONE ANTICIPATORIA DELLA DIFESA DELLA LEGALITA’

INFORMATIVA ANTIMAFIA: I CONTORNI DELLA PREVENZIONE ANTICIPATORIA DELLA DIFESA DELLA LEGALITA’

La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con sentenza n. 4301 depositata il 14 maggio 2024, ha ribadito che l’informativa antimafia implica una valutazione discrezionale da parte dell’Autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa, capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa. Tale pericolo deve essere valutato secondo un ragionamento induttivo, di tipo probabilistico, che non richiede di attingere un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, tipico dell’accertamento finalizzato ad affermare la responsabilità penale, e quindi fondato su prove, ma implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, sì da far ritenere “più probabile che non” il pericolo di infiltrazione mafiosa.