BANCAROTTA FRAUDOLENTA DOCUMENTALE E FRAUDOLENTA TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI

BANCAROTTA FRAUDOLENTA DOCUMENTALE E FRAUDOLENTA TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI

La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37159 depositata il 9 ottobre 2024, ha ribadito un principio ormai consolidato nella giurisprudenza di legittimità, ossia quello secondo cui, in tema di bancarotta fraudolenta documentale, l’occultamento delle scritture contabili, per la cui sussistenza è necessario il dolo specifico di arrecare pregiudizio ai creditori, consistendo nella fisica sottrazione delle stesse alla disponibilità degli organi fallimentari, anche sotto forma della loro omessa tenuta, costituisce, nell’ambito dell’art. 216, comma 1, n. 2), l.fall., una fattispecie autonoma ed alternativa alla fraudolenta tenuta di tali scritture che, invece, integra un’ipotesi di reato a dolo generico e presuppone un accertamento condotto su libri contabili effettivamente rinvenuti ed esaminati dai predetti organ

CAPORALATO: SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA E MOTIVAZIONE DEL PERICULUM IN MORA

CAPORALATO: SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA E MOTIVAZIONE DEL PERICULUM IN MORA

La Sezione Quarta Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37223 pubblicata il 10 ottobre 2024, ha precisato e chiarito che è legittimo e non richiede una particolare motivazione il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del denaro nella libera disponibilità del datore di lavoro che risponda in concorso per il reclutamento messo in atto da caporale.

RIFORMA FISCALE: IN VIGORE IL DECRETO DI REVISIONE DELLA DISCIPLINA DOGANALE CON ESTENSIONE DELLA RESPONSABILITA’ EX. D.LGS. N. 231/2001

RIFORMA FISCALE: IN VIGORE IL DECRETO DI REVISIONE DELLA DISCIPLINA DOGANALE CON ESTENSIONE DELLA RESPONSABILITA’ EX. D.LGS. N. 231/2001

Con il d.lgs. n. 141 del 26 settembre 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 232 del 3 ottobre 2024, è stata introdotta un’importante revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi.

CONFISCA PER EQUIVALENTE E CONCORSO DI PERSONE NEL REATO: INFORMATIVA DELLE SEZIONI UNITE PENALI

CONFISCA PER EQUIVALENTE E CONCORSO DI PERSONE NEL REATO: INFORMATIVA DELLE SEZIONI UNITE PENALI

Il 26 settembre 2024 le Sezioni Unite Penali della Suprema Corte di Cassazione hanno fornito la seguente soluzione enunciando il seguente principio di diritto: «La confisca di somme di denaro ha natura diretta soltanto in presenza della prova della derivazione causale del bene rispetto al reato, non potendosi far discendere detta qualifica dalla mera natura del bene.

REATI FALLIMENTARI E RESPONSABILITA’ DELL’AMMINISTRATORE DI FATTO

REATI FALLIMENTARI E RESPONSABILITA’ DELL’AMMINISTRATORE DI FATTO

La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36582 del 26 giugno 2024 pubblicata il 2 ottobre 2024, è intervenuta in tema di reati fallimentari ed amministratore di fatto affermando che, in relazione alla bancarotta fraudolenta, i destinatari delle norme di cui agli artt. 216 e 223 l. fall. vanno individuati sulla base delle concrete funzioni esercitate, non già rapportandosi alle mere qualifiche formali ovvero alla rilevanza degli atti posti in essere in adempimento della qualifica ricoperta.

CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA: PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL TERZO CORRETTIVO

CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA: PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL TERZO CORRETTIVO

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 227 del 27 settembre il d.lgs. 13 settembre 2024, n. 136, recante “Disposizioni integrative e correttive al codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14”, che introduce una serie di modifiche, per tenere conto dei sopravvenuti impegni assunti con il PNRR, con l’obiettivo di migliorare sia l’impatto della riforma in materia di insolvenza in termini di potenziale efficienza, sia l’effettività e l’efficienza del sistema di gestione della crisi e dell’insolvenza.

IMPRESE E AMBIENTE: PUBBLICATO IN GAZZETTA IL D.LGS. N. 125/2024 SULLA RENDICONTAZIONE SOCIETARIA DI SOSTENIBILITA’

IMPRESE E AMBIENTE: PUBBLICATO IN GAZZETTA IL D.LGS. N. 125/2024 SULLA RENDICONTAZIONE SOCIETARIA DI SOSTENIBILITA’

Il 10 settembre 2024 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 212 il d.lgs. 6 settembre 2024 n. 125, che attua la Direttiva 2022/2464/UE (anche nota come Corporate Sustainability Reporting Directive o CSRD) relativamente alla rendicontazione societaria di sostenibilità, ossia l’obbligo per molte imprese italiane di pubblicare già dal 2025 una rendicontazione di sostenibilità secondo i criteri informativi “Esg”. In particolare, poi, viene esteso l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità alle grandi imprese non quotate dal 2026 ed alle PMI quotate a partire dal 2027. Inoltre, viene abrogata contestualmente l’attuale disciplina nazionale sulle comunicazioni ambientali delle imprese contenuta nel d.lgs. n. 254/2016.

RITORSIONE NEI CONFRONTI DEL WHISTLEBLOWER: ANAC IRROGA LA SANZIONE PECUNIARIA DI € 10.000

RITORSIONE NEI CONFRONTI DEL WHISTLEBLOWER: ANAC IRROGA LA SANZIONE PECUNIARIA DI € 10.000

Il 20 settembre 2024 è stata pubblicata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) la delibera n. 380 del 30 luglio 2024 che ha sanzionato il direttore generale di un’agenzia di sviluppo e innovazione in agricoltura per aver attuato misure ritorsive nei confronti di un dirigente che aveva effettuato una segnalazione “Whistleblowing” su presunte irregolarità nelle assunzioni e conflitti di interesse da parte del direttore.

BENI CONFISCATI ALLA SOCIETA’: LEGITTIMAZIONE AD AGIRE IN GIUDIZIO PER LA RESTITUZIONE

BENI CONFISCATI ALLA SOCIETA’: LEGITTIMAZIONE AD AGIRE IN GIUDIZIO PER LA RESTITUZIONE

La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 34996 del 15 maggio 2024 depositata il 18 settembre 2024, ha ribadito alcuni principi fondamentali in merito alla legittimazione, da parte del singolo socio, ad agire in giudizio per la restituzione dei beni confiscati alla società.

INTERDITTIVA ANTIMAFIA: OMESSA DICHIARAZIONE E CONSEGUENTE ANNOTAZIONE NEL CASELLARIO DA PARTE DELL’ANAC

INTERDITTIVA ANTIMAFIA: OMESSA DICHIARAZIONE E CONSEGUENTE ANNOTAZIONE NEL CASELLARIO DA PARTE DELL’ANAC

La Sezione Prima Stralcio del T.A.R. per il Lazio, con la sentenza n. 15898 pubblicata il 21 agosto 2024, ha stabilito che la notizia segnalata dalla Stazione appaltante all’ANAC – relativa all’omessa dichiarazione di un’interdittiva antimafia, a conoscenza soltanto dell’operatore economico, non essendo al momento della gara riportata nel Casellario informatico – oggetto di successiva e apposita annotazione a cura dell’Autorità, è non solo pienamente conferente con le finalità di tenuta del Casellario informatico, ma anche necessaria e utile quale potenziale indice rivelatore di inaffidabilità dell’operatore economico “annotato”.

UIF: PUBBLICATO IL N. 23 DELLA SERIE “QUADERNI DELL’ANTIRICICLAGGIO” IN TEMA DI RISCHIO CORRUTTIVO NEGLI APPALTI PUBBLICI

UIF: PUBBLICATO IL N. 23 DELLA SERIE “QUADERNI DELL’ANTIRICICLAGGIO” IN TEMA DI RISCHIO CORRUTTIVO NEGLI APPALTI PUBBLICI

È stato pubblicato dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) lo Studio n. 23 della serie “Quaderni dell’antiriciclaggio” – settembre 2024, dal titolo “Corruption risk indicators in public procurement: A proposal using Italian open data”, che, sulla base dei dati forniti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha identificato alcuni indicatori analitici che misurano il rischio di corruzione, focalizzandosi su alcuni aspetti specifici di ciascuna gara di appalto.

MODELLI DI BUSINESS SOSTENIBILI TRA NORMATIVA ANTIMAFIA, COMPLIANCE 231 E NUOVE SPINTE DEL LEGISLATORE EUROPEO

MODELLI DI BUSINESS SOSTENIBILI TRA NORMATIVA ANTIMAFIA, COMPLIANCE 231 E NUOVE SPINTE DEL LEGISLATORE EUROPEO

Advisora è lieta di invitarvi al Convegno intitolato “Modelli di business sostenibili tra normativa antimafia, compliance 231 e nuove spinte del legislatore europeo”

L’incontro di studi organizzato congiuntamente da Advisora, dal Centro Studi Borgogna e dal Centro di Ricerca Coordinata sulle Misure di Prevenzione dell’Università degli Studi di Milano, si svolgerà mercoledì 16 ottobre 2024 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 presso la Sala delle Lauree dell’Università degli Studi di Milano.

SECONDO UNA RECENTE PRONUNCIA DELLA CASSAZIONE LA CANCELLAZIONE DELLA SOCIETA’ EQUIVALE ALLA MORTE DEL REO

SECONDO UNA RECENTE PRONUNCIA DELLA CASSAZIONE LA CANCELLAZIONE DELLA SOCIETA’ EQUIVALE ALLA MORTE DEL REO

La Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25648 depositata il 16 settembre 2024, ha affermato che la cancellazione di una società dal Registro delle imprese è equiparabile alla morte del reo ed estingue l’illecito. La pronuncia degli Ermellini ribadisce, quindi, le conclusioni cui era già approdata una parte della giurisprudenza di legittimità, sia pure con la precisazione che è solo l’estinzione fisiologica, e non quella fraudolenta, dell’ente che dà luogo ad un evento assimilabile a quello della morte dell’imputato (Cass. pen., Sezione II, 7 ottobre 2019, n. 41082; Cass. pen., Sezione V, 5 luglio 2021, n. 25492).

INTERDITTIVA ANTIMAFIA: NUOVE PRECISAZIONI DA PARTE DELLA GIURISPRUDENZA AMMINISTRATIVA

INTERDITTIVA ANTIMAFIA: NUOVE PRECISAZIONI DA PARTE DELLA GIURISPRUDENZA AMMINISTRATIVA

CONSIGLIO DI STATO, Sezione III, sentenza n. 7230 del 27.06.2024 pubblicata il 26.08.2024

La Terza Sezione del Consiglio di Stato si è pronunciata in materia di interdittiva antimafia in occasione dell’istanza di riforma della sentenza del T.A.R. per la Puglia – Sede di Bari, Sezione Seconda, che aveva respinto il ricorso per l’annullamento dell’interdittiva antimafia adottata dal Prefetto di Barletta – Andria – Trani a carico della società (…).

RESPONSABILITA’ DELL’ENTE ED INCOMPATIBILITA’ ASSOLUTA EX ART. 39 D.LG. N. 231/2001

RESPONSABILITA’ DELL’ENTE ED INCOMPATIBILITA’ ASSOLUTA EX ART. 39 D.LG. N. 231/2001

CORTE DI CASSAZIONE, Sezione VI Penale, sentenza n. 34476 del 23.05.2024 depositata il 12.09.2024. La Sezione Sesta della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 34476 depositata il 12 settembre 2024, ha stabilito che il giudice, prima di dichiarare inammissibile l’istanza di riesame, deve verificare se l’ente era consapevole, al momento della richiesta, di essere indagato e dunque dell’incompatibilità assoluta del suo legale rappresentante indagato a sua volta per il reato presupposto.

PRESENTATA AL PARLAMENTO LA RELAZIONE SEMESTRALE SUI BENI SQUESTRATI E CONFISCATI

PRESENTATA AL PARLAMENTO LA RELAZIONE SEMESTRALE SUI BENI SQUESTRATI E CONFISCATI

Come previsto dall’art. 49 d.lgs. n. 159/2011 (c.d. Codice antimafia), il Governo ha presentato al Parlamento la Relazione semestrale sui beni sequestrati e confiscati nell’ambito dei procedimenti relativi alle misure di prevenzione, nella quale sono stati esaminati i procedimenti fino al 31 dicembre 2023 e lo stato dei beni coinvolti aggiornato al 15 luglio 2024.