a cura di Rossella Ceccarini

​​​​​​​​​​​​​Il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa, il 20 maggio 2025 ha presentato alla Camera dei Deputati la Relazione annuale sull’attività svolta nel 2024 dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Nel suo intervento, Busìa ha illustrato i principali punti critici riscontrati nel settore degli appalti pubblici e ha messo in luce le problematiche legate alla trasparenza ed alla gestione dei fondi pubblici.

Ritardi nell’attuazione del PNRR e crisi degli appalti pubblici

Uno dei temi centrali della Relazione ha riguardato i ritardi nell’attuazione del PNRR. In alcuni settori, la spesa è risultata inferiore al 30% delle risorse destinate, segnalando una grave difficoltà nella realizzazione dei progetti previsti dal Piano.​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

Altra criticità evidenziata riguarda la predominanza degli affidamenti diretti, che nel 2024 hanno rappresentato il 98% degli acquisti di servizi e forniture. Un dato in forte crescita rispetto al 2021, quando la soglia limite era di 75.000 euro, mentre oggi gli affidamenti non concorrenziali tendono a concentrarsi attorno ai 140.000 euro.

Parallelamente, si è registrato un forte calo degli appalti di lavori pubblici, con una riduzione del 38,9% rispetto all’anno precedente. Busìa ha anche denunciato l’eccesso di frazionamento artificioso degli appalti, spesso utilizzato per aggirare le soglie di legge, pratica dietro cui si nascondono sprechi e infiltrazioni criminali.

​Conflitti di interesse e riforme necessarie

Busìa ha poi affrontato il problema dei conflitti di interesse, aggravato dall’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. La Relazione ha evidenziato la necessità di ripristinare strumenti di controllo adeguati per garantire la separazione tra politica e gestione amministrativa. Inoltre, è stata sottolineata la grave carenza di una disciplina organica delle lobby, che rischia di indebolire le garanzie poste a presidio dell’indipendenza e correttezza dell’azione pubblica.

Sicurezza sul lavoro e parità di genere

Altro tema delicato è quello della sicurezza sul lavoro. Nel 2024, il Casellario delle imprese ha registrato 1.448 annotazioni per violazioni delle norme sulla salute e sicurezza, con un aumento del 43% rispetto al 2023 e dell’87% rispetto al 2022. Secondo Busìa, i subappalti realizzati a cascata rappresentano il rischio maggiore per la sicurezza dei lavoratori.

Sul fronte della parità di genere, nonostante le iniziative promosse dal PNRR, le procedure contenenti clausole specifiche sono cresciute di meno del 2%. Busìa ha evidenziato la necessità di misure più incisive per incentivare una reale trasformazione della cultura aziendale.

Sanità e intelligenza artificiale negli appalti

Il Presidente dell’ANAC ha inoltre toccato il tema dei medici a gettone, sottolineando la necessità di valorizzare le professionalità interne attraverso concorsi meritocratici. Ha poi denunciato la prassi di acquistare macchinari sanitari a prezzo scontato, con la contropartita di onerosissimi servizi di manutenzione, che rischiano di vincolare le amministrazioni per anni ad un unico fornitore.

Infine, Busìa ha affrontato la questione dell’intelligenza artificiale negli appalti, evidenziando che la PA non è ancora in grado di gestirla adeguatamente. La mancanza di competenze potrebbe portare alla delegazione inconsapevole di scelte pubbliche ad operatori privati, con il conseguente rischio di alterazioni della concorrenza. È stato sottolineato che la trasparenza algoritmica rappresenta una nuova sfida per la pubblica amministrazione, essenziale per garantire la corretta intellegibilità delle decisioni e la tutela di cittadini ed imprese.


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RELAZIONE ANNUALE ANAC 2024: CRITICITA’ NEGLI APPALTI E SFIDE PER LA TRASPARENZA
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